Zelensky: "Nessuna garanzia di sicurezza per i leader alla parata di Mosca"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Zelensky: “Nessuna garanzia di sicurezza per i leader alla parata di Mosca”

il presidente Volodymyr Zelensky

Zelensky avverte che l’Ucraina non può garantire la sicurezza dei leader alla parata di Mosca. Intanto un attacco russo su Kiev.

Il clima internazionale attorno alle celebrazioni del 9 maggio a Mosca si fa sempre più teso, anche con le dichiarazioni di Zelensky. Mentre il Cremlino si prepara ad accogliere i leader di circa venti Paesi per la parata del Giorno della Vittoria, le tensioni tra Russia e Ucraina si riflettono anche sugli eventi simbolici. A pochi giorni dalla commemorazione, lo scenario è dominato da scambi di accuse, sospetti e minacce, con la guerra in corso che rende ogni gesto carico di significati politici e militari.

Nonostante la richiesta russa di una tregua temporanea, Kiev ha deciso di non accettare un cessate il fuoco di 72 ore, sostenendo che tale proposta potrebbe nascondere insidie. Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina teme operazioni di tipo false flag da parte russa, ovvero azioni orchestrate da Mosca per attribuirne la colpa a Kiev e giustificare eventuali ritorsioni. Questo rifiuto ha alimentato il nervosismo del Cremlino, che accusa apertamente l’Ucraina di voler minare la sicurezza delle celebrazioni.

Volodymyr Zelensky
Volodymyr Zelensky – newsmondo.it

Attacco russo su Kiev e minacce da Mosca

Mentre sul piano diplomatico si consuma questo braccio di ferro, la notte scorsa Kiev è stata colpita da un attacco aereo russo. Diverse esplosioni hanno scosso la capitale, causando la morte di una persona e il ferimento di due bambini. Un incendio ha distrutto i piani alti di un grattacielo nel distretto di Svyatoshinsky, mentre nel quartiere di Obolonsky le fiamme hanno interessato il centro commerciale Dream Town, come documentato da immagini condivise sui social.

Le parole di Zelensky hanno subito acceso il confronto: “Non possiamo garantire la sicurezza” degli ospiti di Vladimir Putin per gli 80 anni della vittoria sovietica, ha spiegato il presidente ucraino, aggiungendo: “Non possiamo assumerci la responsabilità di ciò che sta accadendo sul territorio della Federazione Russa” e “non si sa cosa Mosca intenda fare in quella data. Potrebbe prendere varie misure come incendi o esplosioni, per poi accusare noi”.

Le dichiarazioni hanno suscitato dure reazioni da Mosca. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha lanciato un monito inquietante: “Nel caso di una vera provocazione nel Giorno della Vittoria, nessuno può garantire che il 10 maggio arriverà a Kiev”. Anche la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha accusato Kiev affermando che “sta minacciando l’incolumità fisica dei veterani che parteciperanno alle parate e alle celebrazioni in quel giorno sacro”.

Una situazione sempre più esplosiva

In questo clima di sospetti e accuse reciproche, cresce la preoccupazione internazionale per la sicurezza dei leader stranieri attesi a Mosca. Tra loro ci sono figure di spicco come il presidente cinese Xi Jinping e quello brasiliano Lula da Silva, oltre ai tradizionali alleati di Putin. Zelensky ha ribadito: “Sono loro a garantire la vostra sicurezza”, lasciando intendere che eventuali incidenti ricadrebbero esclusivamente sulla responsabilità di Mosca.

La dichiarazione di Zelensky non è solo un segnale politico: è un avvertimento che si inserisce in un contesto di crescente incertezza. Con la guerra che si intensifica e i bombardamenti che continuano su Kharkiv e altre città, il rischio che la parata del 9 maggio diventi teatro di nuove tensioni non è mai stato così alto. E proprio in questo clima si inserisce la notizia chiave: l’Ucraina ha annunciato di aver abbattuto “per la prima volta nel mondo” un caccia russo Su-30 nel Mar Nero utilizzando un drone marino Magura V5. Un successo che, pur celebrato da Kiev, rischia di alimentare ulteriormente l’escalation.

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ultimo aggiornamento: 4 Maggio 2025 9:08

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